Paesaggio e Mito Scilla
Scilla è un piccolo paese che si affaccia sul basso Mar Tirreno, posizionato all’imbocco dello Stretto di Messina, lungo la Costa Viola, tra il mare e le pendici dell’Aspromonte, a 25 km a nord della città di Reggio Calabria.
Importante località turistica e balneare, Scilla costituisce uno tra i borghi più belli e caratteristici d’Italia, con le sue splendide spiagge, meta di turisti di ogni nazionalità.
La zona montana di Scilla ha una valenza paesaggistica e naturalistica altrettanto degna di nota. Il connubio tra la montagna e il mare diventa un legame imprescindibile per la lettura anche antropologica di questoterritorio.
Il territorio comunale si contraddistingue per la varietà di paesaggi, una caratteristica unica tra i comuni del Parco Nazionale dell’Aspromonte, con la sua conformazione a spicchio che dal mare si insinua rapidamente fino a raggiungere le più alte vette del massiccio aspromontano.
Il passaggio dal mare alla montagna è breve, e risalendo a pochi chilometri dalla costa si raggiungono i Piani di Melia, quindi le pareti dell’Aspromonte sino a raggiungere la quota di 1811 metri sul livello del mare, ritrovando dunque presenti gli stessi affioramenti rocciosi della rupe e dei versanti a monte di Scilla sino a Montalto e Gambarie d’Aspromonte.
Alla variegata morfologia del territorio, corrisponde una eterogeneità delle rocce e dei terreni affioranti. Lungo i costoni rocciosi che debordano su Scilla e Chianalea e in quelli dell’entroterra, affiorano rocce cristalline antiche di età paleozoica, frequentemente attraversate da fratture e suddivise in blocchi.
Sul Piano di Melia e in località San Giorgio le rocce sono ricoperte da terreni sciolti recenti, conglomerati e sabbie. L’abitato di Scilla è ben collegato con le più importanti infrastrutture viarie ferroviarie della regione, nonché dotato di un porticciolo turistico e di autolinee che lo collegano con il capoluogo.
Raggiunta Scilla, una strada provinciale conduce in meno di 10 minuti, al Borgo di Melia, regalando, a chi la percorre, scorci panoramici di rara bellezza: dalla vista all’abitato di Scilla e al Castello a picco sul mare, per abbracciare a nord la costa calabra sino al promontorio di Capo Vaticano, di fronte lo Stromboli e le isole Eolie e a sud l’imboccatura dello Stretto di Messina con Capo Peloro e i laghi di Ganzirri. La strada si inerpica tra i terrazzamenti realizzati con le armacie, elemento caratterizzante la Costa Viola.
Proseguendo dal borgo di Melia, dopo aver percorso una strada tortuosa, si giunge ai Piani d’Aspromonte dove i campi coltivati donano un paesaggio a mosaico; risalendo si arriva all’incrocio con la strada che conduce a Gambarie e al laghetto di Rumia, mete turistiche ambite in ogni stagione. Qui il paesaggio cambia: ci si immerge tra i tipici boschi aspromontani, giungendo tra le più alte vette del massiccio.
Nella montagna scillese si diramano sentieri che conducono alle vette più alte fino al monte Nardello, attraversando valli e boschi di lecceti, conifere e rari esemplari di pini e roveri, e se fortunati, si possono ammirare esemplari di fauna quali rettili o uccelli come il falco pecchiaiolo o ancora piccoli animali selvatici.
Gli appassionati di trekking considerano questa fetta di montagna come una tra le più suggestive dell’intero Parco Nazionale dell’Aspromonte per gli scorci incantevoli che regala e per la bellezza della natura.