Abetazzo
Un magnifico esemplare di abete bianco può essere ammirato nell’area vicina alla Piazza Nino Martino. Alto 32 metri, per una circonferenza di quasi cinque, è noto per la sua particolare maestosità e suggestione, tanto da essere stato inserito tra gli alberi monumentali nazionali.
Non è solo la sua molte imponente a renderlo così importante, ma anche il possente braccio che si dirama, a solo 50 cm da terra, dal tronco principale per una circonferenza di 3,6 metri.
Per giungere ad ammirarlo occorre percorrere un sentiero che dalla Località Quarti conduce alla località Nardello. Dalla Piazza Nino Martino si snoda in discesa attraverso una foresta di faggi e di abeti, dove si possono osservare altri esemplari di rilievo, anche dotati di molteplici ramificazioni, e piccoli sorgenti d’acqua come l’Acqua della Face.. Si prosegue lungo una larga sterrata carrabile e si supera l’impianto sciistico di risalita, da dove si può godere di una magnifica vista sullo Stretto e su Ganzirri. Alla fine del percorso attraverso una breve discesa si giunge a destinazione.
Qui, a 1593 metri di altezza, dove i siti antropizzati sono molto pochi e la natura ha fatto per secoli il suo corso indisturbata, l’Abete monumentale rappresenta un capolavoro della montagna, ma anche un segno di rispetto dell’uomo che non ha osato negli anni intervenire su questo “grande vecchio”.
In tutto l’Aspromonte sono conservati alberi di maestosa bellezza, querce, faggi, olmi,
castagni, pini, che hanno assunto nel tempo anche forme particolari. Vere e proprie opere d’arte della natura, avvolti da un’aura sacrale che gli abitanti del luogo hanno saputo cogliere e rispettare.